Fin da quando andavo al Liceo Artistico, ho sempre sentito nelle mie corde la pittura ad acquarello. Era una tecnica che parlava molto di me, che mi rappresentava pienamente, delicata, leggera, difficile ma ricca di sfumature e dettagli. La tecnica ad acqurello non è affato semplice come sembra: bisogna dosare bene l'acqua, per rendere il colore più o meno coprente (più acqua si aggiunge più è velato e trasparente), fare attenzione a non "imbarcare" il foglio (ecco perchè in genere si usa sempre la carta cotone), avere la piena consapevolezza che una volta steso l'acquarello, non si può più tornare indietro! Correggere infatti è davvero difficile se non impossibile. Poi in un secondo tempo, asciutto il tutto, si può intervenire con i pastelli colorati, per arricchire le ombreggiature ed i dettagli. Non ho mai preso in considerazione la pittura ad olio, un pò perchè mi spaventava, un pò perchè non la sentivo mia. Poi un giorno mi sono detta "Perchè no? Dopotutto posso provare, al massimo mi uscirà una schifezza e dovrò accettare il fatto che io e l'olio non siamo compatibili!" Ho comprato una tela di piccole dimensioni, i colori base, qualche pennello, l'acquaragia e l'olio di semi di lino. E sono partita. All'inizio devo ammetterlo, è stato difficile...dalla delicatezza dell'acquarello ero passata alla corposità prepotente del colore ad olio. Ma poco alla volta l'entusiasmo è cresciuto, sempre di più, facendomi capire che era una tecnica che mi affascinava parecchio! Tra l'altro la fortuna del colore ad olio è che asciugandosi lentamente (ci vogliono parecchi giorni), nessuno sbaglio è irrimediabile, si ha sempre la possibilità di correggere laddove non si è più sicuri! Ho dipinto molti quadri su commissione ed altri li ho esposti a casa, e sono arrivata a dimensioni più grandi (cm100 x cm70). Ora vorrei provare ad utilizzare qualche altro tipo di materiale, da miscelare al colore ad olio.
Ever since I went to art school, I always felt in my ropes Watercolour Painting. It was a technique that spoke highly of me, that I was fully light, delicate, difficult but rich in nuances and details. The technique for affato acqurello is not as simple as it seems: dosing the water, to make the color more or less opaque (more water is added is veiled and more transparent), be careful not to "embark" sheet (this is why you typically always use cotton paper)have the full awareness that once stretched the watercolor, it can no longer go back! Correct, in fact, it is really difficult if not impossible. Then in a second time, dry, you can intervene with coloured crayons, to enrich the shadows and details. I never took into consideration the oil painting, a little because it scared me a little because I felt my. Then one day I said to myself "why not? After all, I can try, I will release a crap and I will have to accept the fact that I and the oil are not compatible! " I bought a painting small, basic colors, some brush, turpentine and linseed oil. And I'm playing. At the beginning I must admit, it was difficult ... by the delicacy of the watercolor was passed to the body of the domineering oil color. But gradually the enthusiasm grew, more and more, making me realize that it was a technique that fascinated me a lot! The luck of oil color is that wiping slowly (it takes several days), no error is irremediable, you always have the option to correct where it is safer! I painted many paintings on Commission and others got them exposed at home, and I arrived at larger (cm100 x cm70). Now I will try to use some other kind of material, by mixing oil color
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